Affioramenti basaltici alle Cascate VittoriaLe Cascate Vittoria sono tra le cascate più spettacolari al mondo. Situate al confine tra Zambia e Zimbabwe, in Sud Africa, appartengono a due parchi nazionali: il Mosi-oa-Tunya National Park in Zambia e il Victoria Falls National Park in Zimbabwe. Nel 1989 sono state dichiarate Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Le cascate sono prodotte dalle acque del fiume Zambesi che si gettano da un fronte di 1708 metri in una gola profonda e stretta. La gola - la cui profondità varia da 80 metri all'estremità occidentale a 108 metri nella parte centrale - è stata erosa lungo una zona di frattura in un plateau basaltico. L'età stimata delle Victoria Falls è dell'ordine di 250 - 100 mila anni. |
Negli ultimi chilometri in direzione delle cascate le acque del fiume Zambesi sono molto agitate. | Devil's Cataract, sul margine occidentale delle Cascate; dietro, Cataract Island. | Doppio arcobaleno a Cataract Island (o Boaruka Island) vicino al margine occidentale. Un denso aerosol di goccioline d'acqua risale fino ad un'altezza di 400-800m. | Sulle pareti verticali sono esposti basalti fessurati del cosiddetto Karoo Supergroup. |
Main Falls vista dalla Rain Forest. Questa sezione delle cascate ha un'elevata portata d'acqua anche nella stagione secca. | Doppio arcobaleno a Livingstone Island: da qui, in Zambia, Livingstone vide per la prima volta le cascate. | Sopra: Rainbow Falls. Sotto: in questa piccola bocca vulcanica, nota come «Poltrona dell'Angelo» o «Punchbowl del Diavolo», i turisti possono provare l'ebbrezza di nuotare sull'orlo della cascata. | Zoom sulla Angel's Armchair, «Poltrona dell'Angelo». Ad essa si può accedere esclusivamente nella stagione secca: una parete rocciosa appena sotto la superficie dell'acqua è tutto ciò che salvaguarda le persone dal precipitare nel dirupo. |
Nel 1855 l'esploratore scozzese D. Livingstone svelò al mondo l'esistenza delle cascate: conosciute dagli indigeni come Mosi-oa-Tunya (Fumo che tuona), queste furono da Livingstone rinominate Victoria Falls in onore della sovrana britannica. | La navigazione lungo il fiume Zambesi offre spesso incontri ravvicinati con branchi di ippopotami. | Sopra: l'ardito «Railroad bridge» tra Zimbabwe and Zambia. Sotto: nella foto ripresa il 4 Sett. 2003 dagli astronauti della IIS si vede il fiume Zambesi allargarsi in direzione SE prima di precipitare in un sistema di strette gole (la freccia indica Railroad bridge). | Sopra: localizzazione delle cascate. Sotto: l'immagine da Google Map mostra le infrastrutture locali e il denso aerosol di goccioline d'acqua dalla cascata. |
Fauna locale: giraffe e leopardi... | ghepardi e impala, | rinoceronti e coccodrilli, | «a strisce e a pois...» |
Una breve storia delle cascate
150-200 milioni di anni fa immani eruzioni vulcaniche fessurali depositarono nell'area delle Victoria Falls strati di basalto tholeiitico fino a raggiungere uno spessore di 300 m. Questo evento appare correlato alla frammentazione del super-continente Gondwana. L'attività vulcanica aveva avuto inizio 193 milioni anni fa nella Cape Province, in Sud Africa, e in Lesotho, muovendo in seguito verso nord in Botswana e Zimbabwe.
Circa 110 milioni di anni fa i movimenti di deriva all'interno del super-continente Gondwana portarono alla formazione nel basalto di gigantesche fratture, lungo le quali si sarebbero molto più tardi sviluppate le cascate. I movimenti tettonici determinarono inoltre un sollevamento dell'area, con conseguente drammatica alterazione dei sistemi di drenaggio.
15 milioni di anni fa l'immane sollevamento dello Zimbabwe centrale portò alla formazione di un immenso lago a Makgadikgadi Pans. Lo Zambesi superiore faceva a quel tempo parte del sistema del Fiume Limpopo.
5 milioni di anni fa ulteriori movimenti tettonici portarono al drenaggio del lago Makgadikgadi, causando il collegamento tra i fiumi Zambesi superiore e inferiore.
250 000 milioni - 100 000 di anni fa quando l'antico Zambesi iniziò a fluire in direzione NS sul sistema di fessure, l'azione erosiva delle sue acque iniziò a scavare poco per volta il precipizio delle attuali cascate.
Foto: Beatrice e Sofia Dalla Vecchia |